Poeti maledetti e rockstar











L’innammorato è preda impotente della donna,
quest’essere satanico o celestiale, non importa da dove provenga...
Apre le porte ad un “Infinito che amo e che non ho mai conosciuto”…in questa perdizione totale, fra atmosfere tetre e lugubri…nel tempo di un nanosecondo la pazzia che trasporta dal profondo dell’abisso al fulgore delle stelle..
Sensazioni che arrivano a toccare i limiti estremi dello scibile umano, percezioni diametralmente opposte, quel binomio amore-morte tanto urlato da poeti storici come da moderni cantautori e rockstar.

Charles Baudelaire, "Les Fleurs Du Mal":
“Vieni dal cielo profondo o esci dall’abisso Bellezza?..
Il tuo sguardo divino e infernale dispensa alla rinfusa il sollievo e il crimine…
L’innamorato ansante piegato sull’amata pare un moribondo che accarezza la tomba
Da Satana o da Dio che importa, Angelo o Sirena,
Se tu ci rendi – fata dagli occhi di velluto
Ritmo, profumo luce, mia unica regina –
meno odioso l’universo, meno pesante il minuto?”


Aerosmith "Crazy":
«... Vieni qui baby..
lo sai che mi fai impazzire...il modo in cui sfrutti i tuoi tiri mancini..
Quel tipo d’amore
rende schiavo un uomo..
Quel tipo d’amore spedisce un uomo dritto alla tomba…
Impazzisco baby, impazzisco per te..
[...]..I need your love, honey...yeah...”

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