I trasfertisti (su al nord)


Nel mentre la serata prende la sua piega...
La mente è sgravata dal dovere
fra saluti e polsini slacciati
con l'usuale parlottare di chi vuol fare il punto
e ancora per un poco si vuole trattenere.
Fra un aereo che sorvola la sua zona, o forse un'avvisaglia d'acquazzone,
si muovon poche nuovole,
ritagli di cielo in celesti aree ancora aperte,
sguardo in alto mentre le braccia rimangono inconserte.
Una scia che non si mostra, se non dipinta dal pensiero
una dissolvenza, ora interrotta,
smorza la fantasia e ti riporta al vero.
Ancora lui!!
Il gallinaccio con il suo ritornello, ironica eccezzione dei dintorni,
richiama all'ordine, fra villini e campi ritagliati nell'incedere dei giorni.
Transitano due ciclisti, un motorino che si inceppa,
qui, dove la strada è lunga e la via è stretta.
Ma se poco più in là il paese ancora dorme
Noi siamo qui
Magari passerermo, fra mozziconi su angoli di marciapiede,
in punta di piedi, di sorpresa
per cercare quel che già sappiamo di non trovare
con il peso del ritorno, due piccole buste scolorite della spesa.
Ora di cena e si rientra tutti, alla spicciolata,
con chi fra quelli avrà l'idea della serata
servita su un piatto unico, poco elaborato ma in odor d'improvvisata.
La moka è il loro secondo interesse, e già si sente il suo borbottìo
mentre il profumo avvolge la stanza...
Dormiranno o il caffè li allontanerà dalle braccia di Morfeo?
Non è un problema..
Il mondo cambia ogni giorno attorno a noi, in ogni caso la notte ci dormiremo su, anche perchè l'alba di domani è fin troppo vicina e noi siamo ancora svegli.....

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