mercoledì 25 giugno 2008

Scegliete la vostra frase preferita!!!


Questo non è solo il mio film preferito, ma rappresenta per me una sorta di manuale per l'esistenza. Tutte le citazioni dei vari autori, le frasi, la personalità degli insegnanti, le storie dei ragazzi protagonisti, sono delle pillole di "vita vissuta" a 360 gradi, delle verità che io ritengo uniche ee essenziali, tutte racchiuse in questo film. Ho sempre avuto un debole per Prof. Keating, l'insegnante interpretato da Robin Williams...se avessi fatto l'insegnante sarei stato esattamente come lui.
Vi chiedo di scegliere la vostra frase preferita fra alcune qui elencate, oppure di esprimere il vostro libero parere nel caso in cui nessuna vi sembri degna di nota, vedete voi.
Io non sono mai riuscito a trovarne una che non mi sia piaciuta...
..Non so quale sia la mia preferita. Per il mio carattere forse la sette..
Nella prima pagina della mia tesi di laurea avevo messo la numero 6, appena dopo una dedica.

Vi lascio alla vostra scelta...Caaaarpe Diem!!

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1) Qualunque cosa si dica in giro, parole ed idee possono cambiare il mondo.

2) O vergine cogli l’attimo che fugge, cogli la rosa quando è il momento che il tempo lo sai, vola. E lo steso fiore che sboccia oggi, domani appassirà.

3) Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggenza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto.

4) Succhiare il midollo della vita non significa strozzarsi con l’osso, c’è un tempo per il coraggio ed un tempo per la cautela ed il vero uomo sa come distinguerli.

5) Non leggiamo e scriviamo poesie perchè è carino, noi leggiamo e scriviamo poesie perchè siamo membri della razza umana.. e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria, sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento… ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.

6) Citando Walt Whitman: “O me, O vita, domande come queste mi perseguitano. Cortei di infedeli, citta gremite di stolti, che v’è di nuovo in tutto questo? O me, O vita… Risposta:
che tu sei qui, che la vita esiste e l’identità, che il potente spettacolo esiste e tu puoi contribuire con un verso.”

7) Ci teniamo tutti ad essere accettati, ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri, anche se ad altri sembrano strani e impopolari, anche se il gregge può dire: “Non è beeeene!” Come ha detto Frost: “Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta ed è per questo che sono diverso”.

8) Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi, coraggio! E' proprio quando credete di saperte qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva.

martedì 17 giugno 2008

In silenzio, guardo il suo mondo e la sua opera...



Sfila i pastelli dal cestello, osserva il colore, posa un pennello.
Il tocco del legno ed il profumo
gli scarti rossi della matita temperata,
rabbuisce un poco nella ricerca insperata.
Trova il giallo, è il sole del mattino
ma poi non lo disegna, una nuvola è ora lì vicino.
Un sorriso scivola lieve fra le guancie,
la casa e i suoi contorni sono un viola luccicante!
Il marrone o il grigio, ma no, è scontato
vuoi mettere che bella sensazione...
una bella casa viola ed il blu per il portone!!
Ed il prato?
“Tutto il verde disponibile sarà mio dominio illimitato
non accetto indicazioni, pena la fine del mio mondo colorato!!”
Rovescia il cestello, ma, d’improvviso, ecco l’oscurità:
il nero rotola giù per il foglio, fino al pancino.
Lo allontano.
E' il disegno di un bambino.

giovedì 12 giugno 2008

...

In questi giorni la stampa si è accanita su Donadoni e sulla nazionale.
Credo in modo esagerato.
Arrivare fino all'insulto entrando nella sfera personale dei giocatori...le voci e i commenti in una pausa caffè al bar, in un centro commerciale, perfino alcuni amici.
Dico a gran voce che non sono d'accordo.
Non si può salire sul carro del vincitore per poi scendere al primo pericolo.
I veri campioni si vedono ora, quando provano ad andare avanti nelle difficoltà.
E' il calcio, è lo sport, è la vita.
E la spinta dei supporters è fondamentale.
Provare ad uscire da una crisi (se di crisi si può parlare, per un solo match)reagire nei momenti bui, è questa la vera forza. Non siamo stati i primi nella storia a commettere errori.
I giocatori conoscono bene il loro valore, e quando si trovano nello spogliatoio a fine partita provano sulla loro pelle l'onta di una sconfitta o il sapore della vittoria.
Cercate di dare il massimo, Forza Azzurri.

mercoledì 4 giugno 2008

Benvenuti a cena!!..Chapter 3


Piccola premessa: abitiamo assieme al nostro padrone di casa, Rob, un tipico irlandese rossiccio sulla trentina. Musone e introverso come pochi, ho dovuto lavorare un bel po’ per farlo parlare. Quando finalmente si è deciso a comunicare ho capito che era meglio tornasse musone ma silenzioso.
Abbiamo sempre l’impressione di essere ospiti accolti per sua benevolenza invece che affittuari che pagano fior di “rent” e stanno in casa propria.
Ma nessuna polemica, ci mancherebbe.
Per sollazzarlo un po’ usiamo invece alcune “surprise” dell’ultim’ora, come appunto la sera che invitiamo gli amici Koreani a cena.
Lui ritorna a casa alle 20:00 e ritrova la sua casettina di madreperla stracolma di occhi a mandorla che appena lo vedono lo salutano a loro modo:
“Banga Banga man, who are you?”…..
Dicevamo, ecco i Koreani alla nostra porta.
Dopo la nostra accoglienza ed il concatenato schiocco di baci ci fanno i complimenti per la nostra sistemazione, la casetta di madreperla suindicata è proprio carina.
Gianni prepara qualcosa di tipicamente Italiano, 2 kg di penne al sugo.
Ricordo il nostro dialogo per arrivare alla decisione del piatto. Io propongo tante idee e piatti di ogni genere, motivato e ispirato come un ricettario di Suor Germana.
Gianni mi ascolta ma non proferisce parola. Alla fine dice: “che abbiam mangiato ieri?”
Ed io: “Penne al sugo”.
Lui: “Inizio a preparare”.
“Ok”..
Ma i dubbi ci assalgono. C’è chi manifesta problemi nel trovare la cipolla nel sugo e c’è chi non li ha.
Il mondo si suddivide anche in questo.
Ma il consiglio approva la mozione: la cipolla resta.
Alcuni di loro divorano il piatto nel tempo record del centometrista giamaicano Usain Bolt: 9.72 secondi.
Altri adoratori della cipolla passano il tempo a cercarla prima nel loro piatto, dopo nel piatto di portata.
In ogni caso credo proprio che abbiano apprezzato.
Viva l’Italia, da noi se magna sempre ben.
Alcuni di loro per pochi secondi parlano in koreano, e si crea in me e Gianni un senso misto di curiosità e per quanto mi riguarda a volte anche di paura. Sapete com’è, visto che gli altri non capiscono si potrebbe dire di tutto in quei momenti. D’altro canto anche io e Gianni qualcosina in Italiano come battuta ce la diciamo, e anche loro subiscono il vuoto dell’incomprensibilità.
Finchè è in italiano è ok, la situation è più pericolosa quando andiamo sul nostro dialetto…ma si fa sempre per scherzare ovviamente.
La cosa che ricordo con più meraviglia è il momento della mia preparazione del caffè dopo cena.
Con loro c’è anche un amica giapponese, minuta e graziosa.
Mentre preparo il caffè si alza da tavola e mi raggiunge in cucina.
E’ molto curiosa, come se non avesse mai visto preparare il caffè.
Inizialmente stento a crederci, ma è proprio così.
Va a prendere la sua macchina fotografica dalla borsa e inizia a fotografarmi. Mi chiede di spiegarle il funzionamento della moka, e io l'accontento.
Mi sento un po’ come i venditori nelle bancarelle alle feste di paese, che spiegano invenzioni o prodotti che loro spacciano per nuovi, come il super panno per tirare via l’acqua dal lavello o l’idraulico liquido che stura davvero, e non come quelli precedenti che in confronto non sturano una mazza.
Insomma, alla fine il coffee è pronto per essere amabilmente degustato…
Venghino lor signori, ammirate e gustate!!!!
Il vecchio Rob invece è rinchiuso nella sua camera, sgabuzza solo per bere un bicchiere d’acqua in cucina nel bel mezzo del trionfante successo del coffee, dice “night” a tutti, con la sua solita espressione felice, come un agnello prima di pasqua…Gli chiedo se vuole anche lui un magic coffee, visto che stasera ho le mani da prestigiatore e sono in saldo…lui rimane perplesso…ma lo stuzzicherò in ogni modo…meglio perplesso che ameba monoespressiva...magari prossimamente parlerò anche di lui…