Il tutor



Pronto Luca?
“Si..son appena arrivato in ufficio..”
“Ti ho mandato una signorina che è appena arrivata in Sardegna da Roma, deve organizzare il piano di studi, sai esami…nuova facoltà…è un po’ incasinata…è carina ma un po’ isterica visto il nuovo ambiente..sai vagava fra le aule in cerca dell’illuminazione, e di conseguenza rompeva le palle a tutti, ti divertirai!!”
“Hey un momento, che intendi per isterica? Gianni!!! Ma tutte a me le mandate le matte??”
“Scusa ma tu non sei il Tutor? E allora buona giornata!E’ anche carina sei in una botte di ferro!!”
Si certo, la tua botte di ferro la conosco, fa acqua tutte le parti…pronto..??
Ha chiuso.

Dopo 10 minuti eccola alla porta:
“Toc Toc!”
“Avanti!”
“Ciao, ho letto sulla porta “Ufficio Tutor”, quindi presumo che questo sia l’ufficio Tutor, e di conseguenza presumo che tu sia il Tutor..”
“Si, e tu sei quella che ha vinto i campionati mondiali di arguzia l’anno scorso”…siediti ed esponimi il tuo problema”..
“Ma sei un tutor o uno psichiatra?”..mi stanno dando tutti della matta ma io non lo sono!!
“E chi ha detto nulla!!..”
“Bravo. Ti sembrerà strano ma io devo andare in bagno prima..”
“Prego,figurati, ultima porta a destra!”
“Cosa?”
“I servizi!!”
“Ehhh?? Cioè?? Quali servizi??”
“Scusa come ti chiami?
“Alice!”
“Piacere Alice. Io sono Luca, il cesso è in fondo al corridoio”.
“Ah Ok, lascio qui la borsetta, mi raccomando te la cedo in custodia”..Anzi no, hai una faccia furbetta…dovevo fare la pipì ma mi è passata la voglia”..sai a volte meglio tenersela…tu che dici?..

(…Questa mattinata promette bene, ma tutte a me devono capitare…devo ringraziare Gianni..)

“Luca ti vedo pensieroso, hai fatto colazione? Andiamo al bar qua giù!!”
“Non posso spostarmi, questo è il mio turno, al max un caffè qui alla macchinetta se vuoi..”
“No, queste macchinette del caffè le conosco, il caffè fa schifo e quelli che vanno a prenderlo mi è sembrato di inquadrarli..sono i soliti zozzoni e pigri che non hanno voglia di fare due metri a piedi…comunque lasciamo perdere, dimmi tutto!!”
“??..Che ti devo dire?? Dimmi tu semmai!! Perché stamattina hai infilato questa porta? Trovato chiuso al manicomio?”
“Ah ah sei pure simpatico!!..Dai su, andiamo a fare colazione”
“Questo è il mio fottutissimo turno, non posso chiudere l’ufficio, lavoro qua!! Lo capisci??!!”
“Ok, ho capito, pensavo fossi gay per un momento..” ma arriviamo al sosto!!”
“??…Al sodo vorrai dire!!”
“Come…quale sodo?”
“Niente fregatene”.

[..] Nel mentre entra la giovane insegnante di Tecnologia, per darmi alcune dispense da distribuire..vede che sono impegnato e aspetta.

Ma ecco la nostra mitica motivatrice Romana che torna all’attacco e finalmente arriva al clou del discorso.
“Senti, sono arrivata da due settimane ma ho già capito che il prossimo esame sarà con questa giovane assistente, mi pare un po’ stronza però, sai la pecora nera c’è sempre, queste giovani troiette solo perché son dietro a una cattedra credono di essere chissà chi!! ..Allora queste dispense di Tecnologia me le dai?”

La giovane assistente ascolta, mi vede e non proferisce parola, oramai è un incrocio tra Lucifero e Jack lo squartatore, se le mettessi una noce di cocco in mano la disintegrerebbe come Bud Spencer, figuriamoci la zucca vuota che è qua di fronte.
Cerco di riparare l’oramai irreparabile:
“Senti Ali, forse è meglio che torni più avanti..non dovevi andare a caga..ehm in bagno?”
“Si forse è meglio, mi ci vuole una sciacquata”..ripasserò più tardi.

Finalmente prende l’uscio e và via..giusto in tempo per evitare una lotta fra donne nel pavimento, con un Tutor-arbitro nel mezzo, tipo lotta nel fango come nei programmi di “giochi senza frontiere”.……(hey un momento, mica male però…)

Dopo 5 minuti entra uno studentello del primo anno, faccione con due basettoni e bananone (nel senso di capigliatura) alla Elvis Presley, schifosamente fuori moda, tarchiato, 90 kg per un metro e 60… si siede di fronte alla mia scrivania e poggia i piedi incrociandoli su un'altra sedia che sbatte maldestramente, esordendo con un “Oh!! Posso fumare?”
Risposta:
Hey man, tu non hai capito un....diciamo che ho detto "cactus"..

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