giovedì 1 maggio 2008

Dublino, in una vetrina di un bar con la mia amica koreana


Ci siam dati appuntamento con un sms, nel giro di tre semplici parole in un inglese semplice e perfetto..O'Connell street, di fronte alla libreria.
La vedo arrivare con passo svelto..un mese prima avrei avuto difficoltà a riconoscerla prontamente, a primo acchito i visi e i loro tratti somatici mi sembravano tutti uguali..Oggi la riconosco da lontano, nel mezzo di un fiume di gente in pieno centro.
Dopo una mezz'ora di ricerche troviamo il bar che soddisfa entrambi. Eccoci qua, nella vetrina di un locale in Grafton Street.
Il suo inglese è ottimo, vive qui da più tempo..Ma se le faccio notare che è perfetto nega categoricamente.
Essendo arrivato da poco ho un inglese buono ma non perfettamente fluido..Ho paura di non trovare le parole, di avere dei vuoti e non sapere come sostituire alcuni termini..
Lei si accorge di questa mia paura, ma prontamente ha sempre buone parole, sul mio inglese "very good" per essere qui da solo un mese, e sul fatto che in classe son quello che sa comunicare meglio. Sarà perchè mi diverto.
Anche se siamo ad aprile fa un freddo boia e dalla vetrina spunta in sordina la solita pioggia dublinese.
Ordiniamo due cioccolate. Arrivano in due tazze di quelle con forme e disegni e da collezione.
Alcune aggiunte sulla panna sono diverse, qui non c'è bisogno di parole...basta una semplice occhiata per capirsi, facciamo scivolare velocemente e simultaneamente le nostre tazzine..si gusta, si approva e si rifà il giro.
Si parla dell'estate che arriverà qui, e di come la si vive nei rispettivi paesi.
Ognuno ha voglia di di raccontarsi, ma bisogna farlo bene perchè la fretta nel parlare fa scappare qualche termine nelle nostre madrelingue..ci si accorge dopo qualche secondo..si sorride pensando che l'altro abbia detto una castroneria, o meglio ancora, come quando si dice una parola sottacqua da bambini.
La sua gentilezza è unica, quando elabora le frasi gesticola molto con le mani, forse perchè lo vede da me, gli italiani tendono sempre a gesticolare..
Quando sorride la prima volta porta la mano col cucchiano vicino alle labbra. Dalla seconda volta in poi ho il piacere di vedere il suo sorriso esplodere per intero.
Ogni 3 minuti aggiusta due ciocche di capelli dietro l'orecchio. All'ennesima volta le dico "just one moment", le fermo i capelli e le dico "Now you can talk". Sorride.
Mi ricorda la mia prima settimana di lezioni, quando ho gettato le prime basi per diventare un simpatico rompi palle. L'insegnante cancellava la lavagna solo sotto mio preciso ordine e dopo si avvicinava a portarmi il pennarello. (..E' stato divertente, da quel giorno in poi si sarebbe fatta sempre la pausa al caffè insieme con il giovane prof).
Arriva il cameriere per chiederci se le cioccolate sono ok, ma non siamo attenti, ci ripete di nuovo e facciam fatica a rispondere, come se avessimo problemi di Inglese anche per dire "Ok".
Le battute oramai volano veloci. Passiamo in rassegna le principali lingue del mondo impersonificate in coloro che conosciamo. E' un modo simpatico per sorridere di chi ci sta antipatico a scuola, ma anche per fare autoironia spicciola.
Le chiedo se deve rientrare suibito e la risposta è "later". Il later si trasformerà in tutto il pomerggio e sera.
In Irlanda questo tipo di pioggia fitta e leggera è al solito l'immutabile pegno da pagare per vivere nella città di Oscar Wilde. Ma stasera usciti dal bar senza neanche accorgersi di tutto ciò che c'è attorno, could be better.

12 commenti:

elisa ha detto...

beh.. anche il tuo è uno splendido blog!! il sondaggio è troppo avanti!! un pò di tempo fà anch'io inserivo sondaggi del genere ma poi ho perso un pò di fantasia... devo impegnarmi :-))))

viva il rick n roll

Elsa ha detto...

Ho letteralmente divorato l'incontro con la coreana...memore di un mio recente viaggio a Londra per lavoro...pioveva ma a nessuno ho potuto dire "later"...

ps la notte è tante cose
nel mare del mio silenzio...
in quello sguardo che tace e
acconsente...
Elsa

Elsa ha detto...

grazie per il tuo invito...gradito.
la realtà è che nel blog ho trovato quella riservatezza che mi consente di essere me stessa...compresi i miei errori...
Dammi un pò di tempo...io ci penso un pò su!
ti ringrazio fin d'ora....
ps...possibile che una storia scritta così bene abbia così ochi commenti??? aiòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò
ragazzi esprimete il vostro parere sulla puntata a Dublino !!!!!
Elsa

Elsa ha detto...

ti aspetto per discuttere su un tema importante....vieni amico telepatico
un bacione
Elsa

LM ha detto...

Passavo di qua... volevo restituirti il saluto. Complimenti per la scelta dell'Irlanda, un pò provo invidia, visto che vorrei esserci anch'io!! ciao :-)

Elena ha detto...

Ciao Luca, ho letto solo questo racconto, ma già mi piace qui, sarà per l'Irlanda, ma credo anche per altre cose, perciò a presto
:-)
Elena

elisa ha detto...

ciao luca, mi facevo una passeggiata per questa parte di città virtuale e ho pensato di farti un salutino!!
baci baci

elisa ha detto...

come idea è bellissima e mi piacerebbe inserirla anche nel mio blog, però della prima canzone si sente solo qualche secondo e delle altre neanche quello..., non sò... può essere un problema del mio pc... non ho idea...

Lisa ha detto...

Ciao Luca! Grazie per la tua visita!
Ho ricambiato proprio volentieri e verrò a trovarti molto spesso!
I tuoi post sono scritti con molta cura e questo irlandese è veramente bello...!!
Quasi mi immagino la scena! Non sono mai stata a Dublino, ma hai creato una atmosfera molto profonda, complice anche il luogo descritto...e la pioggia.... bravo! Complimenti!
A presto!
Lisa

Anonimo ha detto...

h

Anonimo ha detto...

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federica ha detto...

Sono piccole e grandi storie di vita, che è bello condividere. E la scrittura fa riflettere, trasforma, è un nuovo punto di vista e soprattutto fa trasparire qualcosa di noi. Ciao!